“Test astigmatismo“: i motivi, o meglio i sintomi, che ti hanno spinto a cercarlo su Google, possono sicuramente essere:
- non vedere correttamente la lavagna;
- avvicinarsi al computer o allo schermo per mettere a fuoco meglio;
- strizzare gli occhi di frequente.
Se hai aperto questo articolo, è possibile che tu abbia un difetto visivo chiamato astigmatismo: in attesa della visita oculistica, puoi effettuare questo semplice test.
Ricorda però: questo test online per l’astigmatismo non deve assolutamente sostituire il parere dell’oculista.
Il test per l’astigmatismo

Per fare questo test per l’astigmatismo è necessario:
- posizionare il computer o il telefono a 35 cm dal viso;
- coprire un occhio e guardare il centro dell’immagine (il cerchio vuoto);
- effettuare l’operazione anche con l’altro occhio.
Se le linee dovessero apparire scure allo stesso modo e uniformi, vuol dire che non sei astigmatico.
Se invece dovessi vedere alcune linee più scure di altre o sfocate, è probabile che tu sia astigmatico: non preoccuparti comunque, questo difetto visivo è molto comune e risolvibile in diversi modi.
Il primo passo da compiere è sicuramente una visita oculistica, che saprà dire con certezza se effettivamente ci troviamo davanti ad astigmatismo.
Vediamo insieme, comunque, di cosa si tratta.
L’astigmatismo
L’astigmatismo è un difetto visivo che impedisce la messa a fuoco adeguata degli oggetti.
Questo difetto è dato da una forma irregolare della cornea che, anziché essere sferica, è leggermente allungata, con una conseguente distorsione delle due linee focali che non cadono perfettamente sulla retina.
La sensazione è quella di vedere un’immagine doppia o sfocata, più marcata per lontano o per vicino, in base a dove cadono le linee di fuoco.
I tipi di astigmatismo

L’astigmatismo varia in base a dove cadono le due linee focali rispetto alla retina.
Esistono diversi tipi di astigmatismo:
- miopico (distinguibile in semplice e composto);
- ipermetropico (distinguibile in semplice e composto);
- misto.
Per quanto riguarda l’astigmatismo miopico:
- è semplice quando un fuoco cade sulla retina e l’altro prima (come nella miopia);
- è composto quando i due fuochi cadono prima della retina, in posizioni diverse.
- è semplice quando un fuoco cade oltre la retina e l’altro su di essa;
- è composto quando entrambi i fuochi cadono oltre la retina.
Diverso il caso dell’astigmatismo misto, in cui nessun fuoco cade sulla retina, ma uno prima e l’altro dopo.
Un’ulteriore distinzione va fatta tra:
- astigmatismo regolare, con i fuochi che tra loro creano un angolo di 90°;
- astigmatismo irregolare, in cui i meridiani hanno un angolo diverso dai 90°.
Quest’ultimo caso potrebbe essere associato al cheratocono, una patologia in cui la cornea assume la forma di un cono.
Come vede un astigmatico?


Un individuo astigmatico presenta una vista distorta a causa della curvatura irregolare della cornea.
Questo porta a percepire gli oggetti allungati o compressi in una determinata direzione, con difficoltà nella messa a fuoco, motivo per cui si riscontrano problemi nella percezione dei dettagli e dei contorni degli oggetti.
Quando l’astigmatismo è associato alla miopia, l’individuo avrà difficoltà a vedere chiaramente oggetti distanti e a percepire i dettagli delle cose a breve distanza. In tal caso, gli oggetti appaiono sfocati e distorti sia da vicino che da lontano.
Di notte, infine, la vista di un astigmatico può essere compromessa in maniera significativa, a causa della riduzione della luminosità ambientale.
La correlazione con il cheratocono
Il primo stadio di questa patologia, chiamato anche cheratocono frusto, può essere confuso con semplice astigmatismo o miopia.
La differenza tra un normale astigmatismo e quello indotto dal cheratocono è l’irregolarità delle linee focali nell’occhio e lo spessore della cornea, che in questa patologia tende ad assottigliarsi: si parla, in questi casi, di astigmatismo irregolare.
Con la topografia corneale e la pachimetria corneale sarà possibile valutare lo stato della cornea e fare una diagnosi differenziale corretta di astigmatismo o di cheratocono.
L’importanza della visita oculistica
Come avrete potuto notare, un semplice test online non può essere assolutamente una diagnosi, in quanto ogni difetto visivo e ogni patologia ha un trattamento dedicato, che varia da paziente a paziente.
Affidarsi ad un oculista, con comprovata esperienza, fa sempre la differenza.
I sintomi dell’astigmatismo
Come abbiamo già accennato prima, i sintomi principali dell’astigmatismo sono:
- immagini percepite sfocate o doppie;
- lacrimazione eccessiva;
- stanchezza oculare;
- mal di testa.
Le cause
Le cause dell’astigmatismo possono essere di natura:
- congenita, ovvero presente fin dalla nascita, spesso a carattere ereditario;
- comportamentale, legate, ad esempio, all’uso eccessivo di lenti a contatto;
- traumatica, a seguito di lesioni corneali.
Le soluzioni
Le soluzioni per la correzione dell’astigmatismo sono principalmente 3, 2 delle quali molto conosciute, ovvero:
- occhiali da vista;
- lenti a contatto;
- FemtoLasik.
Occhiali da vista e lenti a contatto

Le lenti, sia degli occhiali che quelle a contatto, per l’astigmatismo sono diverse da quelle per la miopia e l’ipermetropia: sono, infatti, lenti toriche, che devono restare ferme in sede per permettere ai meridiani deviati erroneamente di cadere sulla retina.
La realizzazione di queste lenti è fatta in base alla conformazione della cornea che, come abbiamo detto prima, è leggermente allungata.
Per i pazienti che, invece, non tollerano le lenti a contatto o gli occhiali da vista, esiste un’altra soluzione: la FemtoLasik.
Femtolasik
Diversamente da come si possa pensare, la chirurgia refrattiva non correggere solamente miopia, ipermetropia e presbiopia, ma anche l’astigmatismo.
La FemtoLasik, evoluzione della Lasik, è un trattamento rapido e indolore che permette di correggere la conformazione della cornea.
Con l’utilizzo del laser a femtosecondi e del laser ad eccimeri, si agisce modificando la struttura corneale, senza bisturi e con poche gocce di anestetico.
Nei casi in cui non si rispettino le condizioni minime per sottoporsi a questo tipo di intervento, il chirurgo potrà valutare la PRK, un’altra tecnica indicata per cornee sottili e con anomalie.