La miopia elevata
La miopia è un difetto visivo in cui le immagini da lontano non vengono messe a fuoco correttamente: viene considerata elevata, o anche patologica, quando supera le 7 diottrie e tende generalmente al peggioramento.
Normalmente ha carattere ereditario e l’occhio risulta essere più lungo del normale, non permettendo di mettere a fuoco le immagini sulla retina, ma prima di essa.
La miopia elevata è caratterizzata da un alto errore refrattivo progressivo, superiore alle 7 diottrie (miopia -7) e compare molto presto nell’infanzia.
La progressione, ad ogni modo, continua durante il periodo di crescita dell’adolescenza e rallenta o diventa stabile intorno ai 25 anni circa: raramente si verifica un’ulteriore progressione.
Il paziente con miopia elevata è estremamente vincolato dall’utilizzo di occhiali da vista o lenti a contatto: quando si stabilizza è possibile, comunque, ricorrere all’impianto di lente fachica per la correzione di questo fastidioso difetto visivo.
Le cause della miopia elevata
La miopia elevata è una malattia complessa con un’eziologia multifattoriale.
È accertato, comunque, il carattere ereditario del difetto (associato o meno a sindromi sistemiche).
In genere, la miopia elevata non sindromica è trasmessa con un modello definito autosomico dominante, cioè in cui un individuo affetto ha almeno un genitore affetto.
Tuttavia, sono stati identificati più loci cromosomici che suggeriscono una certa eterogeneità genetica.
Il peggioramento e l’insorgenza della miopia, inoltre, mostrano una correlazione anche con l’utilizzo massivo di strumenti elettronici, quali computer, smartphone e tablet.
Considerando la forma allungata del bulbo, con una lunghezza assiale generalmente superiore ai 26 mm, questo difetto visivo può portare all’insorgenza precoce di altre patologie, come:
- la degenerazione maculare;
- il distacco della retina;
- la cataratta giovanile;
- il glaucoma in età precoce.
La correzione della miopia elevata

Nell’immagine sopra, l’inserimento della lente ICL
L’unica soluzione per risolvere in modo definitivo la miopia elevata è sottoporsi ad un trattamento chirurgico.
I pazienti con miopia elevata hanno spesso un difetto visivo di entità non compatibile al trattamento laser (FemtoLasik): per questo si fa ricorso all’impianto di lenti fachiche ICL, poste dietro l’iride allo scopo di risultare esteticamente invisibili.
Gli occhi vengono trattati separatamente a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro.
Per programmare l’impianto di una lente ICL, è necessario un check-up refrattivo, una visita oculistica specifica nella quale il paziente viene sottoposto ad una serie di esami non invasivi.
Si rende utile per verificare la salute generale dell’occhio e per identificare eventuali patologie come il cheratocono: alcune condizioni, infatti, non permettono di proseguire con il trattamento di correzione della miopia elevata.
Per il check-up refrattivo non è prevista alcuna preparazione, eccetto la sospensione dell’utilizzo delle lenti a contatto da almeno 7 giorni prima della visita, che diventano 10 giorni nel caso di lenti a contatto rigide o semirigide).
La lente ICL
Le ICL, Implantable Collamer Lens o lenti impiantabili in Collamer, sono la nuova generazione di lenti intraoculari fachiche per la correzione della miopia elevata.
Costruite in Collamer, un materiale biocompatibile composto da polimeri di collagene, le lenti non alterano l’equilibrio della struttura oculare, offrendo anche protezione contro i raggi UV.
Risultano essere, inoltre, particolarmente interessanti in quanto permettono di correggere il difetto visivo mantenendo la funzionalità del cristallino naturale, preservandone le funzionalità naturali, come l’accomodazione.
L’impianto di lenti ICL viene generalmente riservato a pazienti di età inferiore ai 50 anni con difetti visivi elevati che non possono essere trattati con il laser.
Il trattamento, inoltre, permette, in caso di progressione del difetto (in alcuni casi di miopie elevate) di intervenire con al tecnica Lasik, per permettere nuovamente all’occhio di mettere a fuoco le immagini sulla retina.
Indicazioni per l’intervento
La miopia elevata è una condizione molto dura per il paziente, che deve fare i conti giornalmente con una difficoltà visiva particolarmente grave.
L’intervento, ad ogni modo, può essere svolto solo se il difetto visivo risulta stabile da almeno un anno.
I pazienti più in là negli anni che vedono i primi segni della cataratta, possono operare contestualmente entrambe le condizioni, con una lente diversa che sostituisce il cristallino, chiamata pseudofachica.
Controindicazioni
Il check-up refrattivo è utile per individuare la presenza di patologie oculari, condizioni che non permettono l’impianto.
Si sconsiglia, infatti, l’impianto in caso di:
- una storia familiare di patologie oculari retiniche;
- cheratocono avanzato;
- glaucoma;
- danni oculari dati dal diabete.
È molto importante, dunque, effettuare l’anamnesi accurata del paziente e sottoporsi alla prima visita per valutare tutte le strutture oculari.