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dr. Gaspare Monaco

Responsabile dell’Unità di Oculistica dell’IRCCS Policlinico San Donato.

Il glaucoma: forme, sintomi, cause, diagnosi e percorso di cure

Il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo dopo la cataratta. Non può regredire, ma può essere controllato se non addirittura arrestato: ecco le soluzioni.
glaucoma milano

Il glaucoma è una sfida per la salute degli occhi, ma non una battaglia persa.

La sua natura cronico-degenerativa porta ad un aumento della pressione intraoculare, che se incontrollato può causare la perdita della vista.

Fortunatamente, se diagnosticato precocemente e trattato con la terapia corretta, il glaucoma può essere tenuto sotto controllo.

È chiamato anche il “ladro silenzioso della vista” proprio perché in genere ci si accorge di avere il glaucoma solo nelle fasi terminali della patologia, quando la vista è, ormai, seriamente compromessa.

La prevenzione, dunque, è l’arma principale che abbiamo a disposizione per proteggere la nostra vista da questa insidiosa patologia: sfruttiamola.

Il glaucoma

glaucoma occhio

Il glaucoma è una patologia dell’occhio che vede l’aumento progressivo della pressione oculare interna.

Dopo la cataratta, è la seconda causa di cecità al mondo ed insorge generalmente dopo i 40 anni.

È una patologia che colpisce il nervo ottico, danneggiando le fibre nervose e riducendo gradualmente il campo visivo.

I segni clinici caratteristici sono:

  • l’aumento della pressione intraoculare;
  • l’escavazione del nervo ottico.

Forme di glaucoma

vista con glaucoma

Il glaucoma può essere:

  • primario ad angolo aperto, la forma più comune, in cui si verifica l’incapacità di deflusso dell’umor acqueo;
  • normotensivo o pressione normale, in cui non si verifica l’aumento della pressione intraoculare;
  • ad angolo chiuso o acuto, a insorgenza improvvisa, dovuto da una chiusura netta dell’angolo irido-corneale;
  • giovanile, ad origine malformativa;
  • congenito;
  • secondario, i cui più noti sono il neovascolare e lo pseuoesfoliativo.

Glaucoma primario ad angolo aperto

Il glaucoma ad angolo aperto, la forma più comune, è caratterizzato dall’aumento lento e progressivo della pressione intraoculare ed è dovuto all’incapacità di deflusso del sistema di scarico dell’umor acqueo.

L’umor acqueo viene scaricato nei vasi sanguigni sclerali, ma in questo caso incontra difficoltà, portando ad un aumento della pressione all’interno dell’occhio e ad un conseguente danno al nervo ottico.

Glaucoma normotensivo

Il glaucoma a pressione intraoculare normale o normotensivo presenta le stesse caratteristiche del glaucoma primario ad angolo aperto, senza l’aumento della pressione intraoculare.

Glaucoma primario ad angolo chiuso

Il glaucoma primario ad angolo chiuso insorge in modo improvviso (viene chiamato anche glaucoma acuto) ed è dovuto alla chiusura netta dell’angolo irido-corneale che impedisce il deflusso dell’umor acqueo.

È caratterizzato dal raggiungimento di livelli elevati di pressione intraoculare in brevissimo tempo e necessita di un trattamento immediato.

Glaucoma giovanile

Il glaucoma giovanile ha, invece, origine malformativa: è particolarmente insidioso per l’età d’insorgenza, perché la diagnosi spesso viene fatta in ritardo.

Glaucoma congenito

Il glaucoma congenito è anche questo ad angolo aperto ed è una malattia a trasmissione autosomica dominante, ovvero il figlio di un individuo affetto da glaucoma congenito ha il 50% di probabilità di esserne affetto a sua volta.

È comunque raro, ma è più grave del glaucoma giovanile e più resistente alle terapie.

Glaucoma neovascolare

Il glaucoma neovascolare è la forma più comune di glaucoma secondario, di solito causata da retinopatia diabetica, occlusione della vena centrale della retina e ostruzione dell’arteria carotide e, a volte, da traumi, uveiti o tumori oculari.

È caratterizzata da grave dolore oculare, glaucoma ad angolo chiuso per sinechie e pressione intraoculare elevata. Esita nella perdita della vista.

Glaucoma secondario

Il glaucoma secondario è l’unica forma in cui si possono riconoscere le cause effettive, in quanto è successivo:

  • a un trauma;
  • a una terapia cortisonica prolungata;
  • ad un intervento chirurgico oculare.

I sintomi del glaucoma

A parte per il glaucoma ad angolo chiuso, ad insorgenza più veloce, solitamente i sintomi del glaucoma ad angolo aperto sono rari o di difficile interpretazione.

Alle volte i due occhi hanno dei deficit non simmetrici, rendendo difficile il riconoscimento del problema.

Ci si accorge della perdita della qualità visiva quando ormai il deficit è marcato e il danno al nervo ottico è in fase avanzata, in quanto la visione centrale è l’ultima a essere colpita.

Per questi motivi si consiglia di sottoporsi periodicamente a visite di controllo, soprattutto al compimento dei 40 anni, per poter effettuare eventualmente una terapia adeguata.

Nei casi di glaucoma acuto i sintomi sono repentini e molto forti.

Si presentano:

  • arrossamento dell’occhio;
  • forte dolore;
  • calo veloce della vista;
  • aloni colorati;
  • mal di testa;
  • nausea e vomito.

Il glaucoma acuto richiede un trattamento immediato: spesso, per la somiglianza dei sintomi, gli attacchi di glaucoma acuto vengono etichettati in pronto soccorso come disturbi neurologici.

Le cause

La quantità di produzione e assorbimento di umor acqueo devono coincidere; tale flusso, che avviene tramite il trabecolato, serve a mantenere la pressione intraoculare sempre costante.

Quando la produzione di umor acqueo aumenta o il suo assorbimento viene ostacolato, si ha, per l’appunto, ipertensione oculare, che si riscontra nell’80% dei casi di glaucoma.

I valori normali di pressione oculare devono, infatti, essere compresi tra i 10 e i 21 mmHg.

Fattori di rischio

I fattori di rischio che possono esporre all’insorgenza del glaucoma sono:

  • età;
  • ereditarietà;
  • diabete;
  • miopia elevata.

Diagnosi

La diagnosi precoce è fondamentale per arrestare la progressione del glaucoma, soprattutto perché i danni al nervo ottico dati da questa patologia, non possono essere curati, ma solo fermati.

I pazienti con familiarità, dunque, devono sottoporsi a visite oculistiche periodiche annuali, proprio perché quando viene diagnosticato molto presto, è molto più semplice tenerlo sotto controllo.

Per la diagnosi di glaucoma si fa ricorso ai seguenti esami:

  • misurazione del campo visivo;
  • gonioscopia, ovvero la valutazione dell’angolo irido-corneale;
  • tonometria, con il tonometro di Goldman, il gold standard per la misurazione della pressione intraoculare, oppure con il tonometro a soffio;
  • tomografia ottica computerizzata (OCT), per scansionare il nervo ottico e lo spessore dello strato di fibre retiniche parapapillari (RNFL);
  • pachimetria corneale, per individuare lo spessore della cornea e avere quindi un dato veritiero della pressione intraoculare.

La diagnosi precoce è fondamentale per arrestare la progressione del glaucoma, soprattutto perché i danni al nervo ottico, dati da questa patologia, non possono essere curati, ma solo fermati.

È importantissimo, quindi, richiedere gli esami in questione al proprio medico, in quanto diversi da quelli per la misurazione dell’acuità visiva: questo perché può capitare di avere una vista eccellente nella parte centrale dell’occhio, ma la visione periferica viene lentamente a mancare.

Il percorso di cure

Con l’intento di impedire ulteriori danni al nervo ottico, inizialmente si tratta la patologia con farmaci: nello specifico si utilizzano dei particolari colliri che hanno l’intento di tenere la pressione oculare a livelli bassi.

Se la terapia non dovesse essere sufficiente, si procede con una terapia aggiuntiva, altrimenti viene trattato con la chirurgia.

Terapia farmacologica

Generalmente si utilizzano dei colliri ad azione topica per un determinato periodo di tempo, associando la terapia a dei controlli oculistici frequenti.

I farmaci più utilizzati per la cura del glaucoma ad angolo aperto sono i betabloccanti, perché aiutano ad abbassare la pressione oculare alta, riducendo la produzione di umor acqueo.

Nel caso non si possano assumere i betabloccanti, si utilizzano gli analoghi delle prostaglandine, che invece aiutano l’umor acqueo a defluire più facilmente.

Sempre quando i betabloccanti sono controindicati per il paziente, si utilizzano farmaci simpaticomimetici, che simulano l’effetto dell’adrenalina e della noradrenalina, o inibitori dell’anidrasi carbonica, che riducono, anche questi, la produzione di umor acqueo.

Intervento chirurgico

I trattamenti chirurgici disponibili per il trattamento del glaucoma sono:

  • trabeculoplastica con laser micropulsato;
  • ciclofotocoagulazione transclerale;
  • applicazione di uno stent;
  • iridotomia con Yag Laser.

Trabeculoplastica con laser micropulsato

Per quanto riguarda i glaucomi nella fase iniziale, esiste un nuovo trattamento laser che permette un miglior deflusso dell’umor acqueo senza intaccare le strutture: questa tecnica si chiama trabeculoplastica con laser micropulsato (MLT) e può essere ripetuta diverse volte nel corso della vita.

Questo trattamento permette un miglior deflusso del liquido interno all’occhio, impedendo il danneggiamento del nervo ottico dato dall’elevata pressione intraoculare.

È una procedura ambulatoriale e questo permette al paziente di tornare a casa subito dopo il trattamento.

Ciclofotocoagulazione transclerale

Nei glaucomi di maggiore entità, si utilizza una tecnica chiamata ciclofotocoagulazione transclerale con G-Probe (CTCP).

Anche la CTPC è una procedura ambulatoriale e consiste nell’utilizzo di un laser che, attraverso la sclera, raggiunge il corpo ciliare, la sezione dove viene prodotto l’umor acqueo, e ne inibisce la produzione.

Applicazione di uno stent

Nel caso tutte le precedenti tecniche dovessero essere inefficaci, si ricorre ad un intervento chirurgico mini-invasivo applicando uno stent che permette al fluido presente dentro l’occhio di defluire più agilmente.

Lo stent è un piccolo tubicino in gel che si posiziona nel reticolo trabecolare, creando un tunnel per il passaggio del fluido nello spazio sottocongiuntivale.

Iridotomia con Yag Laser

L’iridotomia con Yag Laser viene utilizzata nei casi di glaucoma acuto, che prevede l’utilizzo di un trattamento con laser profilattico che può risolvere definitivamente la predisposizione agli attacchi di questa patologia.

F.A.Q. sul glaucoma

Quali sono i primi sintomi del glaucoma?

Nei casi di glaucoma ad angolo aperto, i sintomi iniziali possono essere impercettibili, poiché la perdita della vista periferica è graduale e spesso non notata dal paziente fino alle fasi avanzate. Nei casi di glaucoma acuto ad angolo chiuso, i sintomi possono includere:

  • dolore intenso agli occhi;
  • arrossamento oculare;
  • visione sfocata o aloni colorati attorno alle luci;
  • mal di testa;
  • nausea e vomito.

Come si blocca il glaucoma?

Il glaucoma non può essere curato definitivamente, ma può essere controllato per prevenire ulteriori danni al nervo ottico.

Le strategie includono:

  • l’uso regolare dei colliri prescritti;
  • controlli oculistici periodici per monitorare la pressione intraoculare;
  • interventi laser o chirurgici se la terapia farmacologica non è sufficiente.

Quanto è grave il glaucoma?

Il glaucoma è una patologia potenzialmente molto grave, essendo la seconda causa di cecità irreversibile nel mondo. La gravità dipende dal tipo e dalla fase in cui viene diagnosticato. Se non trattato, può portare alla perdita completa della vista, iniziando dalla visione periferica fino a coinvolgere anche la visione centrale.

Cosa non si deve fare quando si ha il glaucoma?

Chi soffre di glaucoma dovrebbe evitare:

  • l’assunzione prolungata di corticosteroidi senza controllo medico, poiché possono aumentare la pressione intraoculare;
  • sforzi fisici estremi che possono alzare temporaneamente la pressione oculare;
  • ritardi nei controlli oculistici regolari;
  • esposizione a luci intense o stress visivo prolungato senza protezioni adeguate.

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