L’intervento di cataratta è l’unico a trattamento risolutivo per questa patologia, tipica dell’invecchiamento.
È un’operazione eseguita in regime ambulatoriale, in cui è prevista la rimozione del cristallino opacizzato a seguito di una frammentazione con gli ultrasuoni: successivamente viene aspirato e sostituito con una lente intraoculare.

L’intervento di cataratta
L’intervento di cataratta tramite facoemulsificazione è considerato routine in microchirurgia oculare e può essere eseguito con il laser a femtosecondi, offrendo un trattamento rapido e indolore.
Il trattamento consta di 3 fasi principali:
- frammentazione del cristallino opacizzato, con un procedimento chiamato facoemulsificazione (con laser a femtosecondi o in maniera tradizionale);
- rimozione dei frammenti di cristallino;
- inserimento di una lente intraoculare che ne sostituisce la funzione.
Il trattamento, infine, viene eseguito a paziente sveglio e in anestesia topica, grazie all’utilizzo di colliri specifici.
Nello stesso intervento, inoltre, è possibile correggere anche la miopia o l’ipermetropia.
La facoemulsificazione, infine, può essere eseguita:
- in maniera tradizionale;
- con il laser a femtosecondi.
Facoemulsificazione tradizionale

La facoemulsificazione tradizionale prevede l’esecuzione delle incisioni corneali tramite bisturi e successivamente una capsulotomia anteriore per poter frammentare il cristallino.
Per quanto sia una procedura sicura che offre un adeguato recupero della vista, attualmente si preferisce l’utilizzo del FemtoLaser, in quanto permette di standardizzare e migliorare l’intera procedura, evitando di utilizzare il bisturi.
Facoemulsificazione con femtolaser (Femtocataratta)

L’intervento di cataratta con Femtolaser consente di eseguire gli step sopra elencati con il laser a femtosecondi, migliorando la precisione del trattamento.
L’incisione corneale, infatti, non viene eseguita con il bisturi, per cui la cicatrizzazione a seguito dell’inserimento della lente intraoculare è più rapida, migliorando sensibilmente il post-operatorio.
Il Femtolaser permette di standardizzare alcuni processi che con la facoemulsificazione tradizionale sono legati principalmente alla mano del chirurgo.
Controindicazioni all’utilizzo del femtolaser
La FemtoCataratta, tuttavia, potrebbe essere sconsigliata in caso di:
- cataratta evoluta o particolarmente dura;
- opacità o irregolarità corneale;
- scarsa dilatazione della pupilla.
Non viene, inoltre, eseguito in tutti i centri, per cui è bene informarsi precedentemente.
Indicazioni all’intervento di cataratta
In genere è opportuno intervenire quando la cataratta provoca un calo della vista rilevante: bisogna considerare, infatti con l’avanzare del tempo il cristallino diventa più duro e i rischi operatori aumentano.
Si può fare l’intervento di cataratta d’estate?
L’intervento di cataratta può essere eseguito anche d’estate, ma è importante evitare le piscine e il mare per tutto il periodo di convalescenza.
Quanto dura l’intervento?

L’intervento di cataratta ha una durata media di circa 15 minuti.
In caso sia necessario l’intervento bilaterale, viene trattato prima un occhio e dopo una settimana si interviene sull’altro.
Quanto costa l’intervento di cataratta?
Il costo della facoemulsificazione, in regime privato, varia in base alla tecnica utilizzata e alla lente intraoculare che si decide di impiantare, oscillando tra i 2.600 € e i 3.800 € ad occhio.
L’intervento di cataratta, inoltre, rientra tra le prestazioni coperte dal SSN: in questa modalità opero presso l’IRCCS Policlinico San Donato.
Cosa sono le lenti intraoculari?

La lente intraoculare consente, oltre al ripristino della vista, di correggere eventuali difetti visivi pregressi, come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.
Esistono diverse tipologie di lente pseudofachica; le più comunemente impiantate sono:
- le lenti monofocali, utili per l’eliminazione della cataratta, correggono solo i difetti visivi di miopia e ipermetropia;
- le lenti multifocali, che consentono di correggere anche la presbiopia;
- le lenti toriche, indicate per la correzione dell’astigmatismo.
Quanto dura la convalescenza dopo l’intervento di cataratta?

Le tecniche utilizzate permettono un recupero della vista veloce e indolore, per cui la convalescenza dopo l’intervento di cataratta è relativamente breve.
Subito dopo l’operazione il paziente può tornare a casa, utilizzando degli occhiali da sole per la protezione dell’occhio operato.
Per 1 mese circa, infine, dovrà utilizzare dei colliri che facilitano il processo di guarigione e, per le prime 4-5 notti, è consigliato l’utilizzo della conchiglia protettiva.
Il giorno successivo è necessario recarsi nuovamente in studio per la visita di controllo, in modo da valutare la condizione dell’occhio.
Già dopo una settimana dall’intervento sarà possibile riprendere la propria quotidianità, ma si consiglia di riposare per almeno 10 giorni.
I tempi di guarigione completa si attestano intorno ai 20-30 giorni, durante i quali è opportuno:
- proteggere gli occhi con degli occhiali da sole;
- prestare attenzione quando ci si lava i capelli.
Quanti giorni di riposo prendere dopo l’intervento di cataratta?
Dopo l’intervento di cataratta si consiglia di riposare per almeno 10 giorni, evitando sforzi fisici.
Durante questo periodo è importante seguire le indicazioni del medico per garantire una guarigione ottimale.
Cosa non fare dopo l’intervento?
Per almeno 10 giorni dopo l’intervento è sconsigliato eseguire attività che possono prevedere uno sforzo fisico.
Oltre a ciò, per i primi 10 giorni dopo l’intervento, si sconsiglia di:
- andare in piscina o al mare;
- praticare attività sportive intense;
- strofinarsi gli occhi.
Come lavarsi i capelli dopo l’intervento di cataratta?
Si consiglia di non lavare i capelli nei successivi 2 giorni dopo l’intervento, in modo da evitare stress per l’occhio operato. Successivamente bisogna prestare attenzione durante il lavaggio, evitando di bagnare l’occhio e di comprimerlo.
Quando si opera il secondo occhio affetto da cataratta?
Il secondo occhio si opera dopo qualche giorno o alcune settimane: il primo occhio operato è generalmente quello che presenta un’opacità maggiore.
Rischi e complicazioni dell’intervento di cataratta
Sebbene l’intervento di cataratta sia considerato sicuro, come ogni procedura chirurgica comporta alcuni rischi, tra cui:
- infezioni o infiammazioni;
- opacizzazione della capsula posteriore (trattabile con il laser YAG), condizione nota come cataratta secondaria;
- edema maculare cistoide;
- distacco di retina (raro).
Posso guidare dopo l’intervento?
È sconsigliato guidare per almeno una settimana dopo l’intervento. Il chirurgo fornirà indicazioni precise in base alla condizione dell’occhio operato.
La cataratta può riformarsi?
No, la cataratta non può riformarsi. Tuttavia, in alcuni casi può verificarsi un’opacizzazione della capsula posteriore, trattabile con YAG laser, comunemente conosciuta come cataratta secondaria.
L’intervento è doloroso?
No, l’intervento viene eseguito in anestesia topica con colliri. Il paziente potrebbe avvertire una leggera pressione durante la procedura, ma non dolore.