I difetti visivi elevati, in particolar modo la miopia elevata, possono essere trattati con l’impianto di lenti fachiche ICL.
Queste permettono la correzione permanente del difetto visivo grazie all’inserimento di una particolare lente intraoculare, attraverso un trattamento rapido effettuato in anestesia topica.
È una chirurgia più invasiva rispetto a FemtoLasik e PRK, ma consente il trattamento dei difetti visivi che queste ultime procedure non possono modificare.
Le lenti fachiche

Le lenti intraoculari fachiche, dette anche IOL o ICL fachiche, sono delle lenti permanenti che vengono impiantate all’interno dell’occhio per permettere una corretta rifrazione.
Vengono chiamate fachiche in quanto non sostituiscono il cristallino, come nell’intervento di cataratta, ma lavorano congiuntamente a questo.
Realizzate con un materiale biocompatibile e flessibile chiamato Collamer, conosciute per questo anche come ICL, Implantable Collamer Lens, possono essere utilizzate principalmente per:
- correggere la miopia elevata;
- altri difetti visivi non correggibili con il laser.
Questo intervento è più invasivo rispetto a FemtoLasik o PRK, ma i risultati sono ugualmente di altissimo livello, frutto di ricerche che rendono questa pratica sempre più comune e sicura: le lenti ICL, infatti, vantano eccellenti risultati clinici, confermati ulteriormente nel corso degli ultimi 15 anni.
Le lenti intraoculari fachiche ICL hanno numerosi vantaggi, come:
- velocità di stabilizzazione del visus (2, 3 giorni);
- intervento rapido e indolore;
- qualità visiva elevata.
L’impianto di lenti fachiche

Diversamente dalla Femtolasik che agisce a livello corneale modificandone la conformazione, la lente fachica opera a stretto contatto col sistema ottico naturale; vengono, infatti, impiantate nella camera posteriore, tra iride e cristallino.
La deviazione dei raggi luminosi in ingresso viene corretta, dunque, all’interno dell’occhio con un impianto biocompatibile: la stabilizzazione del visus sarà in questo modo raggiunta più velocemente, generalmente dopo 2 – 3 giorni.
Indicazioni per le lenti ICL fachiche


Indicate principalmente per le miopie elevate, oltre -7 fino anche a -15 diottrie, le lenti intraoculari fachiche rappresentano la soluzione ideale nei casi non trattabili con chirurgia laser, considerando anche la possibilità di intervenire con la tecnica Lasik, in caso di progressione del difetto visivo (in alcuni casi di miopie elevate).
La lente ICL, dunque, viene utilizzata in caso:
- di difetto visivo elevato;
- di differenza refrattiva elevata tra un occhio e l’altro;
- non si è candidabili alla FemtoLasik o alla PRK;
- in cui il paziente abbia un’età compresa tra i 20 e i 50 anni.
È sconsigliabile l’impianto, invece, nei casi di:
- una storia familiare di patologie oculari retiniche;
- glaucoma;
- cheratocono avanzato;
- cataratta iniziale, nelle fasi più avanzate si ricorre, infatti, all’impianto di lente pseudofachica);
- danni oculari secondari al diabete.
Il post-operatorio

Nei giorni successivi all’operazione è possibile avere una maggiore sensibilità alla luce: per ovviare a questo inconveniente, si consiglia nei 3 giorni successivi all’intervento di tenere gli occhiali da sole, soprattutto all’esterno, per almeno 2 settimane.
Detto ciò, è molto importante:
- evitare assolutamente di strofinare o premere gli occhi, in quanto il processo di cicatrizzazione può venire interrotto;
- proteggere gli occhi da polvere, vento e fumo;
- evitare sforzi eccessivi nelle 2/3 settimane successive all’operazione;
- seguire le cure prescritte dal medico con attenzione, applicando i colliri agli orari prestabiliti per 4 settimane.
- utilizzare delle conchiglie per la protezione oculare durante la notte;
- prestare attenzione durante la doccia, avendo cura di non far entrare shampoo negli occhi.
Il computer può essere utilizzato senza problemi, ma si consiglia di riprendere l’attività lavorativa dopo 7 giorni di riposo.
Possibili rischi
L’intervento per l’impianto di lenti fachiche è considerato sicuro, anche se, come ogni operazione chirurgica, non scevro da possibili complicanze.
Sono comunque eventi rari, ma che vanno tenuti in considerazione nel momento in cui ci si sottopone all’intervento; tra questi si annoverano:
- aumento della possibilità di un distacco di retina;
- perdita di cellule dell’epitelio;
- infiammazioni o infezioni.
Questa pratica di chirurgia refrattiva, dunque, è consigliata nei casi di difetti visivi gravi, in particolar modo per la miopia elevata.
I difetti di lieve entità, infatti, vengono trattati con la FemtoLasik, che prevede l’utilizzo di un laser per modificare la conformazione oculare, senza l’inserimento di lenti artificiali.
La candidabilità, comunque, viene valutata durante il check-up refrattivo, che, attraverso una serie di esami, permette di avere un quadro generale ed esaustivo della salute dei vostri occhi.